Teatro

Tête a tête, dal Belgio al Teatro dei Piccoli di Napoli

Tête a tête, dal Belgio al Teatro dei Piccoli di Napoli

La storia dell'omino dalla testa grande anteprima del teatro dedicato ai più giovani, rinato presso la Mostra d'Oltremare grazie al progetto condiviso di Nuvole, Teatrini, Progetto Sonora e cineteatro La Perla. La stagione inizia ufficialmente con Pierino e il Lupo di Dario Fo nella giornata mondiale per l'infanzia.

In un mondo di stelle e tra colori di altre dimensioni, dal "cammino" mirato di esserini bianchi con una piccola coda nasce una strana creatura: un simpatico omino dalla testa grande su un corpo esile racconta il suo viaggio alla scoperta del mondo. Parte così lo spettacolo Tête a tête che il 15 novembre, va in scena come anteprime della nuova stagione del Teatro dei Piccoli di Napoli, la recente realtà a dimensione di ragazzi e famiglie che vive grazie a un progetto condiviso tra Le Nuvole/casa del contemporaneo, i teatrini, Progetto sonora, Cineteatro La Perla.

A portarlo in scena è la compagnia belga XL Production creata da Maria Clara Villa Lobos (coreografa e danzatrice), che coinvolge e intriga utilizzando il linguaggio del corpo in un progetto di teatro-danza, ma non solo. L'azione dell'attore-ballerino si intreccia, fonde, amplifica e contestualizza grazie all'utilizzo di immagini proiettate. E allora gli occhi del nostro piccolo essere saranno quelli disegnati e proiettati precisamente sul suo testone. Sarà l'intervento 'altro' che di volta in volta o riproduce squarci di realtà o ne disegna segmenti mancanti sul momento, in un intreccio creativo di forme d'arte, a rendere il senso del viaggio dell'omino dalla testa grande, la sua progressiva scoperta del mondo. Il dialogo tra forme espressive crea la magia di un testo non verbale che vive nei gesti dal sapore quotidiano, agiti con un fare ritmato, ma non danzato in senso stretto, raccontano la storia dell'evoluzione di questo piccolo essere: prima esperienza, imparare a gestire il peso della propria testa.

Tra il divertimento dei bambini- spettatori che trovano intrigante questo continuo tentativo di imparare dai propri errori, parte il viaggio nel mondo. Lo stupore di appartenere ad un orizzonte tutto da scoprire, lo stupore del sperimentare le tante parti di cui è composto il proprio corpo, del vivere in relazione con dimensioni esterne da sé. Squarci di contemporaneo entrano in scena, come la sveglia, o ancora più simpaticamente la tipica rabbia di chi guida un'auto tra gli altri. Si viaggia tra i simboli, tra i passaggi fondamentali dell'evoluzione della vita.

E poi, la scoperta dell'altro. Una nuova testa con cui giocare, a cui fare dispetti, e piano piano scoprire la propria identità. Così dalle teste dei due escono oggetti: mela, pera, banana, bevande, uova fritte che per gioco creeranno tutti gli elementi distintivi del corpo, dagli occhi al sesso. Con fare un po' clownesco i due conoscono un nuovo aspetto della vita. Fino a conoscere l'amore, da cui riparte il ciclo della vita.

I bambini-spettatori in sala commentano i momenti salienti pronunciando loro, per quanto piccoli, le parole che i danzatori-ballerini rappresentano in scena. E questo fattore partecipativo, questa necessità di commentare, secondo il racconto dei due danzatori protagonisti (i bravi Lies Many e Baerthélémy Manias) è stata la reazione tipica dei bambini napoletani venuti a seguire lo spettacolo. Quasi sentissero la mancanza del suono della parola. La relazione con il forte brusio della città di Napoli viene spontaneo agli artisti della compagnia belga, che soddisfatti di questa esperienza raccontano un particolare più personale sull'origine di questo spettacolo: loro non sono una compagnia per bambini ma questo spettacolo nasce dal vissuto della coreografa e danzatrice Maria Clara Villa Lobos, dai giochi con i propri figli, dal desiderio di dialogare con loro anche attraverso la magia del teatro.

La stagione del teatro dei Piccoli apre ufficialmente il 20 novembre (ore 17), giornata mondiale dei diritti per l'infanzia con Pierino e il lupo, portato in scena dalla fondazione Aida, ispirato a Prokofiev nella rilettura di Dario Fo.  Una serata, ad ingresso gratuito che rientra nel progetto "Cantieri d'Arte e Spettacolo per Bambini e Ragazzi" finanziato dalla Regione Campania nell'ambito delle azioni programmate dal PAC III.

Con questo evento si apre un intenso percorso tra teatro, cinema e musica che proseguirà ininterrottamente fino al 29 aprile 2016, proponendo oltre 40 titoli per circa 150 giorni di programmazione, a cui si aggiungeranno progetti speciali e le attività di formazione per docenti ed operatori culturali e i laboratori per bambini e ragazzi. Si riparte infatti  domenica 22 novembre quando Progetto sonora propone La piccola musica, una immersione nella musica per bambini che vanno dagli zero anni in su (doppio spettacolo ore 11 e ore12)

Tutto il programma del teatro si può leggere su www.teatrodeipiccoli.it